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La foiba di Pisino

La Foiba di Pisino è tutelata dalla legge. L' entrata è ubicata sotto una rupe alta 200 metri e il suo interno cela due laghi (di Martel e Mitar) interconnessi.

Indirizzo:

Šime Kurelića 4

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La Foiba di Pisino, ovvero l' inghiottitoio dell' omonimo corso d' acqua, che è altresì il maggiore fiume carsico in Istria, si trova nell' Istria centrale e sopra di essa si erge il celeberrimo Castello di Pisino. Sotto l' aspetto idrogeologico, la foiba è una voragine creatasi nel punto di contatto con lo strato impermeabile del bacino della Foiba e lo strato calcareo permeabile di cui è costituita tutta la zona dell' Istria sudoccidentale. In tempi remoti la foiba aveva un corso in superficie, passando vicino a Vermo e Duecastelli gettandosi nel mare e formando il Canale di Leme. La Foiba di Pisino è un sito paesaggistico di rilievo tutelato dalla legge comprendente il canyon e l' inghiottitoio della Foiba lungo 500 e profondo circa 100 metri ed ovviamente la parte sotterranea lunga 270 metri. Le prime esplorazioni speleologiche ebbero inizio verso la fine dell' Ottocento, allorché lo speleologo Alfred Martel ne fece il primo disegno, successivamente negli Anni sessanta del secolo scorso Mirko Malez fece un disegno più accurato. L' entrata nella grotta è situata sotto un dirupo alto quasi 200 metri sul quale oggi sorgono le case di Pisino. Vi si accede attraverso una cavità alta e larga sovrastata da un soffitto semicircolare. Il canale sotterraneo si estende in direzione sudovest restringendosi ed allargandosi creando una lunga e larga sala ove si trova un lago a sifone meglio conosciuto come lago di Martel. Esso è collegato attraverso il sifone con il lago di Mitar però tuttora inesplorato. L' insolito gioco della natura ha ispirato pure la fantasia di Jules Verne nel cui romanzo Mathias Sandorf i protagonisti si accinsero nella misteriosa antro della Foiba di Pisino, però diede ispirazione ad altri letterati come Dante e lo scrittore croato Vladimir Nazor.